Avete mai sentito parlare di padel tennis? Se anche voi siete tra gli appassionati di questa “nuova” disciplina sportiva, nell’articolo che segue scopriremo insieme dove fare paddle a Milano.
Per chi non ne avesse mai sentito parlare, il paddle è uno sport per certi versi molto simile al tennis ma caratterizzato da regole diverse e stravaganti.
Proprio come il tennis, il paddle si gioca con racchetta e pallina e porta le coppie avversarie al centro di un campo attraversato da una grossa rete. Insomma, fin qui tutto ci è familiare. Ma in che cosa cambia formalmente il paddle dal tennis o dallo squash?
Facciamo un po’ di chiarezza.
Come nasce il Paddle?
C’è chi attribuisce la paternità del paddle all’Argentina e chi invece al Messico. Quel che è sicuro è che questo sport si diffonde in America a partire dagli anni 70, riscuotendo poi grande successo tra gli sportivi di tutto il mondo.
Quali sono le regole del Paddle?
Provare a riportare le regole del Paddle in poche righe sarebbe impossibile. In generale possiamo dire che questa pratica sportiva segue più o meno le stesse regole del tennis ma rivoluzionandole qua e là.
La regola più significativa che rende questi due sport molto diversi tra loro riguarda il fuoricampo, che nel paddle è pressoché inesistente.
Dove fare il paddle a Milano
A Milano scegliere il centro a cui iscriversi per praticare paddle non è affatto un problema: il capoluogo lombardo è una delle città più interessate a questo sport e le strutture che hanno scelto di adottarne la pratica sono tantissime. Tra queste troviamo il centro David Lloyd Malaspina, che trova sede nella zona di San Felice.
Altra struttura nota e utile a chi intende specializzarsi in questo sport è il centro Padel Factory Tribiano, anch’esso caldamente raccomandato dagli sportivi.
Quali sono i requisiti per fare paddle?
Lanciarsi in uno sport nuovo e di cui abbiamo sentito parlare poco richiede coraggio. Tante volte infatti si pensa di non averne le capacità o di essere troppo in avanti con gli anni per iniziare un percorso sportivo edificante. Questa considerazione però non sempre è vera: il paddle, in particolare, incoraggia chiunque a farsi avanti.
Non bisogna per forza essere esperti di tennis per avvicinarsi a questa disciplina (anche se conoscerne sommariamente le logiche e i movimenti può essere molto d’aiuto).
La buona notizia è che non esistono neanche requisiti particolari per potersi cimentare in questo sport, che resta aperto a tutti e incentiva la partecipazione di chiunque abbia voglia di provare.
Gli unici requisiti da rispettare sono quelli della struttura e del campo, che deve presentare obbligatoriamente le caratteristiche richieste dalle norme di gioco.
Come riconoscere un buon campo di paddle?
Per prima cosa un campo di paddle dovrà poter contare sulla presenza di un cordolo perimetrale e sull’impiego di materiali funzionali al progetto.
Il calcestruzzo, a tal proposito, si mostra perfetto e può essere scelto in tutte le sue declinazioni: è possibile considerare l’impiego di calcestruzzo drenante, calcestruzzo industriale e calcestruzzo grezzo.
Molto importante è anche la scelta del tappeto, che dovrà essere di qualità per tutelare la sicurezza dei giocatori e non inficiare la prestazione sportiva degli stessi. Ogni campo di paddle che si rispetti possiede una recinzione metallica. Anch’essa ha il suo peso e la sua validità. Una buona struttura di padel tennis si vede, ad ogni modo, soprattutto dai vetri installati, poiché gioco e rimbalzo possono subire l’influenza della cattiva qualità del vetro e restarne compromessi. Quelli migliori sono quelli a partire da 12 mm.
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